Milano da morire by Luigi Offeddu

Milano da morire by Luigi Offeddu

autore:Luigi Offeddu [Offeddu, Luigi]
La lingua: ita
Format: epub
editore: BUR
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


La capitale finlandese ha circa 580.000 cittadini residenti, 180.000 dei quali vivono nel centro della città. L’area metropolitana conta circa 1.160.000 abitanti (cresciuti del 50% negli anni Sessanta, ma diminuiti di un terzo nel centro urbano), ed è governata ai vertici da 306 uomini e donne: la maggioranza, 150 persone, pianifica e organizza lo smaltimento dei rifiuti, considerato il problema più importante, mentre 84 persone si occupano del trasporto pubblico. Ma i trasporti, da soli, calamitano i tre quarti degli stanziamenti municipali. Con discreti ritorni di cassa: nella voce “entrate” dei bilanci comunali la vendita di biglietti e abbonamenti conta per il 40% (un abbonamento mensile costa 33 euro per 30 giorni, uno annuale 330 euro); mentre il 26% proviene dal trattamento dei rifiuti. Nessuno, in ogni caso, si lamenta dei troppi soldi investiti: secondo l’indagine 2003 sui livelli di soddisfazione dell’utenza nel trasporto pubblico, in Europa solo i cittadini di Rennes, in Francia, sono più contenti di quelli di Helsinki, per come funzionano i loro tram e autobus. Traduzione in cifre: il 78% dei cittadini è soddisfatto di come viaggia sui mezzi pubblici nel percorso casa-luogo di lavoro, e viceversa. Un risultato eccezionale, che non si spiega solo con la fortuna o l’abilità degli amministratori, ma anche con un generale “civismo del trasporto” che ormai sembra far parte del Dna di ogni cittadino. È il classico gatto che si morde la coda, ma questa volta in positivo: l’amministrazione lavora bene, garantisce trasporti efficienti, puliti, e sicuri (per esempio: il 70% delle 2050 fermate in superficie sono coperte da pensiline); e l’utenza, a ogni livello, contraccambia con rispetto e buona educazione; su 1000 viaggiatori controllati ogni giorno dai sorveglianti sulle vetture, solo l’1% non ha pagato il biglietto o lo ha lasciato scadere. Tutti, a tutti i livelli, sembrano capire l’importanza del problema, e tutti sembrano collaborare alle soluzioni, almeno parziali: dal 2006, le aziende possono pagare il 25%, detraibile fiscalmente, dell’abbonamento di ogni impiegato. E l’abbonamento è valido sempre, anche durante le vacanze. Nell’area metropolitana è stato calcolato che le persone sopra i sette anni effettuano 3,6 spostamenti pro-capite in un giorno feriale, e il 30% si muove in bici: si vorrebbe fare ancor meglio, chi vive ad Amsterdam e Copenaghen pedala molto di più.38 Nell’attesa, l’azienda trasporti ha fissato un piano strategico fino al 2021, in armonia con lo sviluppo della città. Il piano prevede che la crescita futura della domanda di trasporto dovrà essere soddisfatta al 60%, come minimo, dal trasporto pubblico (oggi si è già al 40% nel centro urbano, e “solo” al 27% nell’area metropolitana, con l’auto che “governa” ancora il 44% degli spostamenti, e la bicicletta il 7%). È stato deciso anche che il 70% dello stesso trasporto pubblico dovrà essere alimentato da fonti energetiche pulite, come elettricità o gas. Già oggi, funziona così il 40% dei mezzi: non sarà un caso se le emissioni più inquinanti dei bus, i particolati, sono state ridotte del 42,7% (del 35% per l’ossido di carbonio).

Tutto fila liscio, veloce, nella cornice inflessibile della customer satisfaction.



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